Palazzo Pizzetti Trecasali

 

 

Palazzo Pizzetti fu edificato nella seconda metà del diciannovesimo secolo su un ampio fondo che comprendeva anche l'area della scuola elementare.

 Constatata la necessità di istituire una caserma dei carabinieri ed altri servizi di pubblica utilità, in un paese fino ad allora costituito da vecchie case malandate nel 1912 il comune acquistò terreno e palazzo che in origine era diviso in due corpi di fabbrica distinti contenenti un'osteria una sala da ballo ma anche un teatrino.

 

 Oggi è la sede operativa del comune di Sissa Trecasali che fino al 2014 aveva sede nella podesteria ottocentesca di via nazionale


tratto da Voci n. 2/2024

TRECASALI: PALAZZO PIZZETTI

Palazzo Pizzetti è sede degli uffici comunali del comune Sissa Trecasali. L’unione dei due comuni è stata realizzata dopo il referendum del 2014. In precedenza Sissa aveva la sua sede a Corte Sala e Trecasali nell’edificio in via Naionale vicino alla chiesa.

1805: la nascita del comune di Trecasali risale a 219 anni fa. Nel 1805, quando una legge napleonica aboliva i diritti feudali, Trecasali passò dal dominio dei Simonetta a territorio del Dipartimento del Taro “Cantone di Trecasali sottoposto al Cantone di Sissa sede del Giudice di Pace”.

 

L’8 aprile 1806 si insediò il primo maire (sindaco) di Trecasali Antonio Gallani, coadiuvato da Ferdinado Conti assessore. Il Gallani era proprietario tra le altre cose “della possessione sulla strada per San Quirico” diventata in seguito proprietà del dottor Bocelli Giovanni e fratelli. Cito questo perché i documenti riferiscono che la sede della mairie di Trecasali fu l’abitazione di Gallani stesso senza specificare quale fosse; perciò non conosciamo la prima sede del Comune dato che anche nelle mappe del catasto napoleonico non si trova alcuna indicazione. Gallani fu generoso presso i cittadini indigenti. In occasione della sua elezione fece distribuire ai poveri 120 razioni di pane, formaggio e vino e alla sua morte (1832) lasciò un lascito annuo a favore dei poveri. il Gallani fu amato tanto che ancor oggi si può vedere sul lato sud della chiesa di Trecasali una lapide che ne esalta le virtù e lo appella “pio”. E’ forse questo il motivo per cui una via del paese è intitolata via Pio Gallani e non Antonio!

Un documento consultato presso il museo del signor Carlo Bassanini testimonia che tale lascito di Antonio Gallani fu proseguito dal figlio Giovanni, che nel testamento del 1856 indica il nome degli eredi che dovevano continuare a versare “lire duemila nuove di Parma” per fare beneficienza al poveri.

 

1911-1912 - Presso Carlo Bassanini ho consultato anche due documenti importanti relativi a Palazzo Pizzetti: il primo riguarda la delibera del 7 novembre 1911 del comune di Trecasali in cui viene approvata la decisione del Consiglio Comunale, presieduta dal sindaco Guareschi avvocato Alessandro, di acquistare un immobile e un terreno dal signor Giovanni PEZZETTI “per dare impulso alle depresse condizioni edilizie del capoluogo”. L’altro documento datato 30 marzo 1912 è la fotocopia del rogito dell’acquisto fatto a Parma presso il notaio dottor Pierfrancesco Borri. E’ firmato dal sindaco avvocato Alessandro Guareschi, dall’esattore Alfeo Gasparri e da Pezzetti Giovanni fu Nicola. Per la somma di lire 25.500 il Comune acquista: “un fabbricato per abitazione, una bottega, rustiche dipendenze e terreno annesso della superficie di are 64 posto nella villa di Trecasali, costituente un piccolo stabile”.


Secondo quanto stabilito dal Consiglio Comunale di qualche mese prima qui si sarebbero dovute insediare “l’ufficio di posta, il servizio telefonico, la caserma dei carabinieri, quando verrà istituita in paese una sezione permanente di pubblica sicurezza e la vaporiera vi passerà….” si aggiunge inoltre che  “le meschine, insufficienti condizioni edilizie in cui versa il capoluogo non consentono oggi di apprestarvi una sede, sia pure modesta per i pubblici uffici che dovranno sorgervi quanto prima” (ma non è detto dove in quel momento si trovino). In realtà solo l’ufficio postale fu realizzato e mantenuto attivo fino agli anni ’80 del novecento.

1919-1920 – Negli anni 1919-1920 si eseguono una serie di ristrutturazioni con le quali i due edifici diventano un unico fabbricato. così appare in una cartolina del 1930 (foto archivio Bassanini) con la didascalia “vecchio municipio e attuale piazza Fontana”.

In seguito, nel periodo fascista, la sede comunale si trova nell’edificio di via Nazionale (Bassanini ricorda sulla facciata la scritta fascista eia eia alalà).

1959-1960 – Vengono  eseguite altre ristrutturazioni in cui sono sistemati serramenti e tinteggio esterno. Chi ha vissuto da sempre a Trecasali ricorda che dopo la seconda guerra mondiale l’edificio era sede di una cooperativa, di una osteria e di un salone per eventi quali balli e burattini. Nei primi anni ’60 il salone diventò sala TV con bigliardino.

2010 – Il Comune di Trecasali decide di ristrutturare Palazzo Pizzetti per farne la sede municipale e centro servizi al cittadino. Al primo piano sono previsti i locali destinati agli amministratori (sede Consiglio, Sindaco ecc.); al secondo piano: archivi, uffici tecnici, polizia municipale. La ristrutturazione del secondo piano non è avvenuta tanto che l’archivio storico dei due comuni, pur se adeguatamente sistemato e consultabile, giace in un prefabbricato nei pressi del campo sportivo di Trecasali.

 

2014 – Al momento del referendum che sancisce l’unione dei due comuni una parte degli uffici del comune di Trecasali si trova già a Palazzo Pizzetti. Poi in momenti diversi vengono trasferiti qui tutti gli uffici del comune di Trecasali.

2018 – Anche Corte Sala viene chiusa e tutti gli uffici comunali qui ubicati vengono trasferiti a Palazzo Pizzetti.

 

P.S. Grazie a Carlo Bassanini per la disponibilità.