Il 1° gennaio 2014 è nato il nuovo Comune Sissa Trecasali, istituito con la Legge regionale n. 20 del 2013, a seguito del referendum consultivo con il quale la maggioranza dei cittadini si è espressa a favore della fusione dei comuni di Sissa e Trecasali
Con una superficie di circa 72 chilometri quadrati e una popolazione attorno agli 8 mila abitanti, il comune unico di ‘Sissa Trecasali’ si posiziona geograficamente lungo il confine fra la provincia di Parma e la regione Lombardia.
Dell'ex Comune di Sissa, oltre al capoluogo: Sissa, si contano le frazioni di Borgonovo, Casalfoschino, Coltaro, Gramignazzo, Sala, San Nazzaro, Sottargine e Torricella.
Dell'ex Comune di Trecasali, oltre al Capoluogo Trecasali, si contano le frazioni di Ronco Campo Canneto, San Quirico e Viarolo.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di due fiumi: il Taro che fa da confine nel lato ovest di tutto il territorio comunale ed il Po che segna il confine Nord.
Altra caratteristica del territorio è la porzione della campagna, ancora coltivata come un tempo, pochi sono infatti gli insediamenti industriali presenti.
Il mezzo migliore per scoprire il territorio è la bicicletta, percorrendo le ciclabili che solitamente si sviluppano sugli argini dei fiumi e permettono una buona visibilità alla campagna circostante. Oppure addentrandosi nei paesi per apprezzarne i luoghi di interesse.
Un problema che vede il suo concretizzarsi alla fine del 2014 è la realizzazione di una porzione dell'Autostrada Tirreno Brennero (TI-BRE), inutile spregio per il territorio.
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Oggi, anche se escluso dalle importanti strade di comunicazioni, solcato solamente da quelle secondarie, Sissa, che ha conservato nel tempo le caratteristiche del passato, è un importante e moderno centro agricolo nella fertile pianura padana, anche se non sono mancate le iniziative che hanno portato alla realizzazione di fiorenti industrie in tanti rami delle attività produttive.
Ha infatti sviluppato un lungo substrato economico di piccola e media impresa per produzioni di macchine agricole, di lavorazione marmi, oltre alle lavorazioni alimentari lattiero-casearie legate all’allevamento bovino e suino