Nel lato sud del Palazzo "Rocca dei Terzi" si trova la ghiacciaia o neviera, risalente al sec. XVIII a pianta circolare con pareti in muratura di laterizio e soffitto a cupola.
Era utilizzata per stoccare le derrate alimentari del Palazzo.
archivio fotografico Giuseppe Rivara
lato nord, fino ai primi anni del '900 l'ingresso tramite cancello era posto sul lato sud
archivio fotografico Giuseppe Rivara
Ghiacciaia o neviera, Ingresso Nord
Le ghiacciaie o neviere hanno forma troncoconica, a sezione circolare o ovale, con la base minore sul fondo, per permettere al ghiaccio, durante il suo progressivo scioglimento, di mantenere sempre in contatto con la superficie della struttura muraria, evitando il formarsi di interstizi e quindi possibilità di infiltrazioni d'aria che avrebbero causato una liquefazione più repentina.
Sul fondo un vespaio in ciottoli a secco ed un pozzetto permettevano il drenaggio continuo dell'acqua.
Era uso inoltre porre uno spesso strato di paglia o foglie secche sul fondo e sulle pareti laterali per evitare il contatto diretto con l'umidità e le superfici a temperatura più alta.
In genere gli accessi erano due posti a diversi livelli, uno a nord (di servizio) attraverso un piccolo corridoio con una porta al principio ed una alla fine per limitare al minimo l'introduzione di aria più calda; uno a ovest, utilizzato in modo principale e posto più in alto.
All’interno una scala a pioli conduceva nella parte sotterranea.
Le derrate erano a seconda della specie, stoccate in mezzo alla neve (diventata ghiaccio grazie all’aggiunta di acqua).
Intorno una mensola consentiva lo stoccaggio di ulteriori derrate.
Altre potevano essere appese.
Le ghiacciaie potevano essere coperte con uno strato di argilla isolante e terra spesso 30/50 cm.