Giovanni Bertoli (Sissa 5 maggio 1920 - 3 marzo 2004) nasce da Alfredo Bertoli, impiegato e Guglielma Bonatti ostetrica. Per completare gli studi superiori stante le non agiate condizioni economiche familiari dopo le scuole elementari frequentate in parte a Sissa ed in parte a Fidenza, entra in seminario dove frequenta gli studi ginnasiali, liceali e teologici fino al 1938. Nell'ottobre del 1938 chiede l'arruolamento volontario nella Regia Aereonautica, escluso dal concorso per aspiranti allievi sergenti piloti (non di carriera) per minore età, ma consegue il brevetto di volo a vela alianti. Militare di Leva ottiene il 30 maggio 1939 un foglio di congedo illimitato provvisorio, ma viene chiamato alle armi all'inizio del conflitto. Nel maggio 1941 presentatosi agli esami in qualità di privatista consegue l'abilitazione magistrale presso il Regio Istituto Magistrale Albertina Sanvitale di Parma. Durante il conflitto è impegnato come ricognitore nei cieli italiani, sui Balcani ed in Grecia. L'8 settembre 1943 è a Rodi, fugge in Turchia dov'è internato in un campo di concentramento. Dopo la fuga ed un pellegrinaggio nel Medio Oriente, sbarca a Taranto il 27 Maggio 1944 e prosegue la guerra al fianco degli alleati. Si congeda nel 1946. Nel novembre del 1946, in qualità di supplente, è maestro elementare a Stagno di Roccabianca. Nel febbraio 1947 sposa Etiemina Finardi, figlia dell’allora Sindaco di Sissa Ernesto Finardi e nell'aprile 1947 vince il concorso per l'immissione in ruolo. Nell'anno scolastico 47-48 insegna a Stagno di Roccabianca, nell'anno 48-49 a Marzano di Terenzo, dall'anno 49-50 al 1960-61 a San Nazzaro di Sissa e dal 1961-62 al 1974-75 a Sissa. Dal 1954 al 1975 è incaricato dal Provveditore agli studi della direzione del “Centro di lettura” dapprima a San Nazzaro poi a Sissa nei locali della Rocca Municipale. Conduce fino agli anni settanta un progetto di alfabetizzazione per adulti e dirige per conto della Cassa di Risparmio di Parma una piccola biblioteca scolastica, Convinto donatore di sangue nel 1964 è co-fondatore della sezione Avis di Sissa, ne fu presidente per diversi mandati, presidente provinciale per due mandati è consigliere regionale e nazionale. Nel periodo della presidenza provinciale promosse il Santuario Madonna delle Spine di Gramignazzo quale protettrice dei donatori di sangue della provincia di Parma, in qualità di presidente diede inizio alla costruzione della Casa del donatore a Sissa. Fu presidente del ricovero Don Prandocchi Cavalli e del circolo ENAL. Personaggio storicamente importante per il paese per il suo impegno nell'educazione dei giovani, nel sociale e attivo partecipante al movimento di liberazione nazionale.