SALA DI SISSA: ORATORIO BEATA VERGINE ADDOLORATA

Chi percorre la strada che da Trecasali porta a Sissa, in località Sala, proprio di fronte alla cosiddetta “Corte Sala” (significativo insediamento rurale del XVIII secolo) nota sicuramente un altrettanto significativo complesso residenziale recentemente ridipinto in varie tonalità di colore giallo Parma. Si resta piacevolmente colpiti dall’ordine e dalla cura del complesso abitativo a cui è accostato un oratorio intitolato alla Madonna Addolorata. Attuale proprietaria è la famiglia del signor Silla Guareschi che lo acquistò dall’opera pia Baccheri con rogito del 24-2-1970. Poiché le condizioni dell’oratorio erano veramente precarie l’acquirente si impegnò, come si legge dall’atto di vendita, a sostenere le spese per la riparazione del tetto e della facciata e a mantenere al culto l’oratorio. In quella occasione venne tolto un piccolo campanile a vela la cui campana è ancora conservata dal signor Silla. L’ultimo restauro con la ridipintura della facciata è del 2017 ed ha seguito le direttive della Sovrintendenza delle Arti e Paesaggio di Parma.

Storia della costruzione dell’oratorio: le fonti bibliografiche parlano di un oratorio ricordato già in data 6 settembre 1000; la costruzione e la consacrazione di quello attuale risale al 25 maggio 1725. L’autorizzazione fu concessa il 10 marzo 1723 dal vescovo Camillo Marazzani al signor Giuseppe Bergonzi visto il parere favorevole del rettore della chiesa di Palasone Pietro Maria Gnocchi. Lo stesso rettore testimoniava in seguito che l’oratorio era dotato di tutto l’occorrente per la messa, cioè di un messale con lastra in argento, una pianeta ricamata in oro, ampolla, bacile e campanello in argento. Nell’oratorio il Bergonzi fondò nel 1744 la “Cappellania Laicale della Beata Vergine Addolorata”. Nel 1791 il giuspatronato passò al sacerdote don Francesco Parma la cui famiglia lo tenne fino al 1883 quando l’ultima erede Filippina Parma lo donò all’opera pia Baccheri. Due lapidi rettangolari poste in facciata ricordano il sacerdote don Giuseppe Parma, fondatore del “Monte Frumentario a Sissa e Trecasali”, e la sorella Filippina Parma.

Descrizione: la facciata ha una configurazione architettonica simile all’oratorio dell’Immacolata Concezione di Borgonovo: due ordini sovrapposti con cornice mediana tripartiti da quattro lesene doriche con accesso principale centrale. L’interno ad aula con volta a crociera termina con un’abside semicircolare dove è posta l’ancona del ‘700 in stucco che ospita una tela con l’immagine della Vergine Addolorata con corona in argento. Sulle due pareti laterali sono dipinte, dentro medaglioni ovali con cornici in stucco, le immagini di quattro santi ai quali l’oratorio è dedicato: San Francesco di Paola, San Giuseppe col bastone fiorito, Sant’Antonio Abate, Sant’Antonio da Padova con Gesù Bambino in braccio e un giglio in mano. Queste opere, di ignoto artista locale, risalenti al secolo XIX, sono caratterizzate dalla monumentalità delle figure e l’utilizzo di colori dalle tonalità calde e luminose. Attiguo al presbiterio vi è il locale della sagrestia pregevole dal punto di vista architettonico.

Un piccolo portico di passaggio unisce l’oratorio all’abitazione che un tempo aveva un ingresso anche nel lato ovest dove c’era una zona adibita ad orto, che ora è un bel giardinetto.

Flavia

P.S. Ringrazio la famiglia del signor Silla Guareschi non solo per avermi fatto visitare l’oratorio e fornito le notizie storico-architettoniche, ma anche per la passione e la dedizione verso questo “bene culturale” del nostro territorio.